Arrivata a Dapaong, in Togo, proprio il giorno della Festa della Donna!
E non potevo scegliere giorno migliore: quello che doveva essere il mio primo giorno di ufficio si è trasformato in una mattinata di manifestazione dedicata ai diritti della donna africana, ed in particolare della donna delle Savane, con canti, balli, momenti di sensibilizzazione e discorsi delle istituzioni. Essere in Africa il giorno della donna permette di comprendere meglio il senso di questa giornata e quanto questa possa essere importante parlare di uguaglianza e diritti di genere.
Sono state proprio le mie colleghe di GEVAPAF, l’associazione locale con cui lavorerò nei prossimi mesi in Togo, a portarmi alla manifestazione… ed è partita così l’esperienza togolese.
Con il progetto “Il Karité delle donne delle Savane (AGROTOGO II)” andremo a lavorare proprio con le donne dei villaggi di Gniempol, di Kpinkankandi e di Nanyibe (Regione delle Savane) per migliorare e rafforzare la filiera del burro di karité.
Il progetto ha un duplice obiettivo: lotta alla desertificazione nel Nord del Togo e la creazione di opportunità di reddito per le donne. In un’area dove la stagione delle piogge si riduce sempre di più, con un graduale prosciugamento delle fonti di acqua nei villaggi, con innumerevoli conseguenze sulla vita delle famiglie del posto, la valorizzazione risorse agroforestali rappresenta un’attività che permette, da un lato di ridurre il disboscamento e favorire dei processi di riforestazione delle varietà di alberi autoctoni, dall’altro di puntare su attività tipicamente femminile che possano rappresentare fonti di reddito sostenibili per le donne e le famiglie.
Sarà, dunque, costituito un gruppo di donne che si occuperà della trasformazione delle noci del karité in burro ad uso cosmetico. Questo sarà realizzato attraverso la costruzione di un centro di produzione nel villaggio di Gniempol con macchinari e attrezzature che permettano di facilitare il lungo lavoro di trasformazione e migliorare la qualità del prodotto. Inoltre, ci saranno momenti di formazione, analisi della filiera e piantumazione degli alberi di karité.
Il progetto prevede inoltre, la costruzione di una centrale di secondo livello nel villaggio di Nanyibe, ma per questa si dovranno attendere maggiori fondi.
Nel frattempo, nonostante il caldo torrido della stagione secca, siamo riusciti a realizzare alcune riprese con la collaborazione di Gustavo Jiménez e il suo progetto “Un viaje indefinido”, quindi a brevissimo potremo mostrarvi le immagini, le voci e i suoni delle donne di Gniempol.
Siamo solo all’inizio di questo percorso, quindi seguiteci!
Adelaide Strada
Deafal ONG – Togo