A gennaio partiranno le attività del progetto “Il karité delle donne”, grazie al contributo dell’Otto per Mille della Tavola Valdese e con la collaborazione dell’ONG togolese GEVAPAF.
Il Togo è un piccolo paese dell’Africa Occidentale, ha un tasso di povertà molto alto ed è tra i paesi africani più colpiti dalle conseguenze del cambiamento climatico che si manifesta in lunghi periodi di siccità e l’avanzamento della desertificazione.
La Prefettura di Kpendjal ha il tasso di deforestazione più alto del Togo ed è un’area con terreni altamente degradati a causa delle piogge scarse e incostanti.
Le donne sono il motore economico e sociale del Togo, nonostante le condizioni di vita e le difficoltà di accesso alla terra e al credito. Sono le donne, infatti, che si occupano dell’agricoltura e della vendita dei prodotti agricoli, specie nel periodo della stagione secca quando gli uomini emigrano alla ricerca di fonti di reddito alternative.
Cosa vogliamo fare
Deafal intende lavorare con le donne di Kpendjal per innescare un processo di sviluppo rurale sostenibile e inclusivo, attraverso la creazione di centrali di trasformazione e commercializzazione del burro di karité, tutelando la biodiversità del territorio e migliorando la gestione delle risorse naturali.
Il contributo ricevuto, non riuscirà a coprire tutti i costi di progetto, per questo ti chiediamo di aiutarci nella costruzione delle centrali di raccolta e trasformazione del karité così da garantire un’opportunità di reddito e di empowerment per le donne e per le loro famiglie. Lavoreremo, inoltre, per formare gli agricoltori ai metodi dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa.
Per l’allestimento di una centrale di trasformazione di primo livello del karité serviranno 4.500 euro.
- Con 20 euro contribuisci all’acquisto degli strumenti di lavorazione
- Con 50 euro acquisti i materiali per la costruzione della centrale di trasformazione
- Con 100 euro permetti la formazione specifica sulle pratiche di trasformazione ad una donna
Vogliamo permettere alle donne togolesi di costruire un’impresa sostenibile, garantendo il futuro loro e dei loro figli.