Il progetto Dynaversity (http://dynaversity.eu/), nell’ambito del quale Deafal è partner associato di Urgenci (Rete internazionale delle CSA), “analizza e descrive gli attori coinvolti nella conservazione genetica delle piante per l’agricoltura; facilita lo scambio e l’integrazione di conoscenze scientifiche e pratiche su come gestire al meglio la diversità in agricoltura e nell’intera catena alimentare, ripristinando i processi evolutivi e di adattamento”.
Urgenci, per il progetto, ha lo scopo di mappare le realtà CSA europee che stanno già lavorando per la conservazione dei semi, e Deafal si occupa di analizzare cosa succede nelle CSA italiane. Per questa ragione è stato lanciato un questionario nell’ultimo semestre del 2018 e hanno risposto 47 CSA in Europa, delle quali 4 in Italia.
La seconda parte di attività consiste nell’approfondire come alcune di queste CSA stanno lavorando nell’ambito della conservazione di semi e di varietà antiche. Siamo andati a discuterne con la CSA Veneto, la quale, anche se molto giovane, ha già definito come realizzare la conservazione dei semi e la coltivazione di varietà antiche e locali del territorio, rendendoli dei pilastri fondamentali della CSA.
Nella giornata del 3 aprile ci siamo incontrati con Francesco Nordio, Domenico Maffeo e Doriana Giglioli presso l’azienda agricola Rioselva, a Preganziol, la principale produttrice di ortaggi della CSA. Domenico è loro agricoltore, Francesco è un membro della CSA che dà una mano anche nella produzione e Doriana è un’altra membro della CSA, molto attiva nel campo dei semi.
La CSA Veneto è stata avviata a gennaio 2018, partendo con un progetto di coltivazione di semi antichi nato dalla Scuola Esperienziale Itinerante di Agricoltura Biologica. La CSA si è impegnata fin da subito nella coltivazione di due tipi di pomodori: il Costoluto di Albenga ed il Velluto. Dopo una formazione seguita da Laura Torresin, dell’azienda agricola Coltiviamoci ed un evento a fine agosto del 2018, la CSA ha selezionato i frutti più idonei per la salvaguarda di queste due varietà. Attualmente, hanno già riseminato e circa 30 piantine stanno crescendo per poter godere nuovamente di questi frutti quest’estate.
La CSA veneto ha 5 gruppi che rappresentano anche i 5 punti di distribuzione tra Venezia e Treviso: Preganziol, Treviso, Mogliano Veneto, Venezia e Mestre. Si tratta di 40 quote, ma sperano di aumentare fino a 50 quest’anno. Ogni gruppo è autonomo nell’organizzazione di eventi locali per ricercare nuovi soci e socie. La CSA è organizzata con un GdE (Gruppo di Elaborazione) che occupa le funzioni di direttivo, ma molto aperto, e stanno cercando di applicare un sistema organizzativo sociocratico. Ci sono, inoltre, 4 gruppi di lavoro: Piano Colturale, Bilancio, Comunicazione, ed Amministrazione.
Dal gruppo Piano Colturale è nata la proposta della salvaguarda dei semi. La CSA Veneto è fondata tra persone molto sensibili a questa tematica, con molta esperienza alle spalle e tanti mercatini di scambio semi.
Dalla passione di Doriana per i fori eduli, di Alessandro che intendeva continuare a mantenere in vita la sua particolare banca di semi, per l’ampia conoscenza in questo settore e del poco tempo dei contadini della CSA per curare anche il semenzaio, è nato il gruppo “Custodi dei Semi”. Tra i principi del gruppo ci sono: salvare la biodiversità, creare un Semenzaio Diffuso, supportare il semenzaio in fattoria, diffondere le conoscenze per la raccolta e conservazione dei semi e realizzare una piccola rete di Seed Savers. 14 persone hanno aderito a questo progetto e all’attività del Semenzaio Diffuso. Questo, in particolare modo, cerca di “coinvolgere i soci nella creazione di un semenzaio diffuso con varietà di fiori edili e di ortaggi da portare in fattoria, collaborare con i soci che hanno la possibilità di avere un piccolo semenzaio di ortaggi da tenere a casa nei periodi freddi in modo tale da anticipare i trapianti in serra e in campo”.
Uno degli obiettivi della CSA è di seminare almeno 18 varietà diverse di ortaggi e fiori edili. In particolar modo, hanno dato speciale attenzione alle varietà Pomodoro Costoluto di Albenga ed al Fagiolo Verdon. Quando queste piantine saranno pronte, si ritroveranno tutti insieme per trapiantarle in campagna. Chi avrà la possibilità, potrà tenersi alcune piantine in casa al fine di poter collaborare in un’azione di “produzione diffusa” alla CSA e di conservare la purezza di alcuni semi che correrebbero il rischio di ibridarsi se coltivati solo in azienda.
Il gruppo si pone anche gli obiettivi di formarsi, studiare, scambiare conoscenze, partecipare ad altre reti al fine di ottenere dei risultati sempre migliori.
Resteremo attenti ai vari passi che fa la CSA Veneto per la salvaguarda di questi semi, coinvolgendo tutti i suoi soci e prendendo cura di varietà locali e tramandate.
Anna Morera, Deafal ONG
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