14 Dicembre 2018

Le CSA in Italia: un anno ricco di formazione e scambi

Le CSA in Italia: un anno ricco di formazione e scambi

La vision di Deafal è ‘Rigenerare i suoli per rigenerare la società’. Accanto al lavoro intenso che tutto il gruppo AOR sta facendo per l’agricoltura organica e rigenerativa, il gruppo ECM  (Educazione per la Cittadinanza Mondiale) si sta impegnando in un lavoro che ha come orizzonte la rigenerazione della società. E in questo senso le CSA sono un’esperienza di grande interesse.

Le CSA (Community Supported Agriculture – Agricoltura Supportata dalla Comunità) sono progetti di partecipazione attiva alla produzione e consumo dei nostri ortaggi, frutta e altri beni che producono le aziende agricole.

Nate negli anni’70 in Giappone sotto il nome di Teikei (‘Agricoltura con la faccia del contadino’), si espandono verso la Svizzera, la Germania fino agli Stati Uniti. Gli anni 2000 sono stati anni di boom in tutta Europa; in Italia sono arrivate nel 2012 col 1° incontro Europeo sulle CSA tenutosi a Milano. La prima CSA italiana è Arvaia (Bologna) e si è costituita nel 2013.  

Nel terzo incontro europeo sulle CSA celebrato ad Ostrava (Repubblica Ceca) nel 2016, nel quale noi Deafal eravamo presenti, è stata approvata la Dichiarazione Europea sulle CSA, nella quale si legge che ‘la CSA è un partenariato diretto basato sulle relazioni tra più persone e uno o più produttori agricoli, che condividono i rischi, le responsabilità e i benefici dell’agricoltura, sottoscrivendo un accordo vincolante a lungo termine’. Questa definizione permette di comprendere facilmente cosa siano le CSA, ma, allo stesso tempo, lascia anche tanto spazio alla sperimentazione di modelli differenti. Ciò ci ricorda che non esistono modelli statici o standardizzabili: queste esperienze si radicano nelle specificità di ogni singolo territorio. Infatti non troveremo mai due CSA uguali; queste evolvono con le persone, con i bisogni della propria comunità.

Le CSA si basano sui 3 pilastri: una produzione biologica rispettosa dell’ambiente, del paesaggio; la promozione della sovranità alimentare; lo sviluppo di un’economia solidale e di mutuo aiuto.  Le CSA ci permettono di essere protagonisti del nostro sistema alimentare e corresponsabili della produzione dei nostri alimenti, nonché della difesa del nostro ambiente.

Quest’anno che sta per finire, il 2018, sembra che sia stato l’anno del boom CSA in Italia. Numerose le iniziative di formazione, le CSA di nuova creazione, le occasioni di incontri e di scambi. Deafal è socio molto attivo di Urgenci, la rete Internazionale delle CSA, e anche noi abbiamo collaborato al boom organizzando tante attività e partecipando alle iniziative organizzate da altri soggetti. Qui di seguito un breve riassunto. Potete trovare più informazioni e dettagli su ogni specifica attività sulla nostra pagina facebook e sul sito di Deafal.

CSAct- Community Supported Agriculture Activity Training

Questo progetto è stato avviato a settembre 2017 e prevede di concludersi a fine agosto 2019. Il progetto Erasmus+  “CSAct!” si prefigge di individuare e soddisfare i bisogni dei membri e delle famiglie partecipanti al circuito delle CSA esistenti e di promuovere la conoscenza delle comunità a supporto dell’agricoltura anche fra chi non è mai venuto a contatto con il tema attraverso la trasmissione di conoscenze e competenze da parte di esperti.

Uno degli obiettivi del progetto è rendere più accessibile ed estesa l’offerta formativa europea sui modelli CSA, riformulando il curriculum di base e predisponendo nuovi materiali. C’e una particolare attenzione verso i produttori agricoli, la sostenibilità economica delle esperienze e lo sviluppo di una strategia di apprendimento online.

In questo ambito, a gennaio 2018 si è tenuta la prima attività internazionale proprio qui in Italia, a Cascina Santa Brera (San Giuliano Milanese). Si sono incontrati circa 40 agricoltori CSA di tutta Europa per scambiare esperienze ed avere un momento esclusivo dedicato ai produttori.

Nel corso dell’anno, Deafal ha lavorato sull’adattamento alla realtà italiana dei documenti di formazione realizzati in progetti precedenti. Una delle attività più importanti a questo proposito è stata la formazione  tenutasi a Mondeggi Fattoria senza Padroni, vicino a Firenze. Più di 20 persone, perlopiù toscani (con l’idea di favorire lo sviluppo di una rete locale), hanno scambiato punti di vista, visioni ed esperienze, creando i presupposti per la nascita di nuove CSA. Un’altra formazione è prevista per marzo 2019, in date e luogo ancora da definire.

Un’altra attività rilevante che stiamo svolgendo è la preparazione di un piccolo booklet destinato agli agricoltori che vogliono avviare una CSA. Inoltre si sta sviluppando una piattafoma e-learning dove troveranno posto tutti i documenti prodotti nel corso del progetto, video, e altri materiali utili.

Tutti questi materiali saranno disponibile gratuitamente a fine progetto, ad agosto 2019.

Dynaversity

Il progetto Dynaversity (http://dynaversity.eu/), nell’ambito del quale Deafal è partner associato di Urgenci (Rete internazionale delle CSA) “analizza e descrive gli attori coinvolti nella conservazione genetica delle piante per l’agricoltura; facilita lo scambio e l’integrazione di conoscenze scientifiche e pratiche su come gestire al meglio la diversità in agricoltura e nell’intera catena alimentare, ripristinando i processi evolutivi e di adattamento”. Questo progetto ci permette di avviare un dibattito sul ruolo delle CSA nella conservazione della biodiversità. Il primo evento è stato organizzato insieme al gruppo Coltivare Condividendo. L’evento “Chiamata a Raccolto” del 17-18 novembre è stata la cornice per un incontro sulle CSA a cui hanno preso parte circa quaranta persone per discutere, scambiare esperienze e punti di vista in un workshop intitolato “CSA: comunità a supporto della biodiversità”.

Dynaversity ha l’obiettivo di mappare le realtà CSA europee che stanno già lavorando per la conservazione dei semi.

La mattina di formazione sulle CSA è partita con una presa di consapevolezza delle responsabilità del ruolo dei contadini e delle contadine e quello dei consumatori. Li abbiamo messo a confronto per evidenziare come siano connessi, abbiamo analizzato le responsabilità che hanno i nostri produttori e il lavoro enorme che essi gestiscono quotidianamente.

La mattina si è arrichita con la esperienza di Dimitri e di Isabella e il loro progetto Terra Viva, nato nella zona di Feltre (BL). Un progetto coraggioso e un modello di difesa della propria terra, dell’agricoltura di montagna e di stimolo per la rete del proprio territorio. Ci siamo confrontati anche con Laura, Domenico, Francesco ed Alessandro della CSA Veneto. Si tratta di un progetto molto ambizioso che coinvolge diverse aziende agricole del DES OltreConfine, filiere di ortaggi, cereali, trasformati vari, e che vede connessioni con altre reti come il Tavolo Res e la rete Rive. Un progetto che già ora sta lavorando sull’importanza della conservazione dei semi e della biodiversità locale. Un progetto CSA che per il momento sembra non conoscere dei limiti, ma vede solo connessioni.

Abbiamo concluso la mattina con le riflessioni di Riccardo Franciolini, di RSR, sull’importanza di conservare la biodiversità. I semi non sono solo genotipo e fenotipo, ma il carattere stesso di un territorio, la sua componente sociale, la modalità di lavorare e fare agricoltura, condizionano la sua espressione. In questo senso le CSA possono essere considerate custodi di biodiversità, dando importanza alla comunità locale, ma anche alle rete tra comunità.

RIE-  CSACascinet

La realtà di Cascinet, alle porta di Milano, è stata protagonista e diretta beneficiaria del progetto Radici in Equilibrio (RIE). Una delle attività era rafforzare le pratiche agroecologiche e avviare una start up di CSA.

Deafal è stato formatrice e facilitatrice di un magnifico percorso per la costituzione della CSA. 5 incontri di domenica, da giugno a ottobre e formatori di grandissima esperienza. Cecilia Guadagni di Arvaia (Bologna), Stefania Colombara della CSA Fontanini (Lodi) e Tavolo Res, Jason Nardi di Solidarius (Firenze) e delle rete Ripess, Martina Francesca esperta facilitatrice e Gaelle Bigler di Urgenci sono stati con noi e hanno arricchito questo percorso corale.  Più di 20 persone hanno partecipato alla formazione, sono cresciuti come gruppo, hanno consolidato le loro conoscenze, e stanno sviluppando un progetto di valorizzazione dei terreni agricoli affidati in gestione dal comune di Milano. Al giorno d’oggi la CSA Cascinet, la prima nel territorio milanese, si trova nella sua fase costituente sviluppata attraverso regolari incontri di progettazione.

Per maggiori informazioni contattare foodforest@cascinet.it

1° incontro Italiano sulle CSA

Il weekend del 23-24 giugno si è tenuto un incontro di tutte le realtà CSA italiane, organizzato da Arvaia presso i suoi campi. Sono stati due giorni di festa, di condivisione e di tante proposte.

La giornata di sabato è stata dedicata a workshop formativi, con varie tavole rotonde e momenti di confronto. La giornata di domenica si è tenuta l’assemblea generale. Abbiamo avuto la possibilità di conoscerci tra di noi ed entrare in contatto con tante iniziative. La plenaria è stata aperta da Denis Carel della rete Urgenci, Mauro Conti di Crocevia, e da noi di Deafal.

Si è trattato per il momento di un primo contatto, speriamo di ritrovarci ancora e che da questo percorso possa nascere una rete italiana.

Salonico- 4° incontro Europeo delle CSA

I giorni 9-11 novembre si è svolto a Salonicco, in Grecia, il 4° Incontro Europeo delle CSA, in concomitanza con il 2° Incontro Internazionale. Più di 400 persone da tutto il mondo, dal Canada all’Australia, passando per Giappone, Cina, Thailandia, Togo, Mali, Messico, e rappresentanti da tutta l’Europa.

Dall’Italia siamo partiti in 11 persone provenienti da Arvaia, CSA Veneto, WOOF, Tavolo Res, Rete semi Rurali, Porto di Terra, oltre a noi di Deafal.

Sono stati 3 giorni di condivisione di esperienze CSA, di progetti di economia solidale, momenti dedicati agli agricoltori, visite sul campo, formazione sulle CSA. Ma sopratutto di incontri con i nostri amici e colleghi di tutto il mondo che lavorano a progetti di partenariati, di costruzione di fiducia, di agroecologia per cambiare il modello di consumo. Una bella festa.

Insomma, un anno importante per Deafal dentro il mondo delle CSA, un anno importante per le CSA in Italia. E speriamo che questo sia solo l’inizio.

Anna Morera – Alberto Graglia

Deafal ONG

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