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RigeneraTogo

RigeneraTogo

Concluso il:

30 Giugno 2022

Contesto

 

La Regione delle Savane, la più settentrionale del Togo, ha una superficie del 15% del territorio nazionale.
Vi risiede il 13% della popolazione del Togo, con il tasso di crescita annuo più alto del Paese (2,95% tra il 1989 e il 2010).
L’85,91% della popolazione della Regione vive in aree rurali.
È la regione più povera del Togo: il 90% delle persone vive al di sotto della soglia di povertà, la malnutrizione affligge il 64,2% della popolazione.
L’agricoltura è l’attività principale per il 90% della popolazione della Regione; nonostante ciò, raramente rappresenta una fonte di reddito, viene praticata principalmente per l’autosussistenza.
L’azienda agricola familiare è costituita in media da 7 persone e gestita dal capofamiglia.
Per quanto riguarda i fattori di produzione, gli agricoltori hanno accesso a tutti i tipi di fertilizzanti chimici, mentre gli attrezzi utilizzati sono prettamente tradizionali e non meccanizzati.
La forte densità demografica si scontra con un basso rapporto tra terre coltivabili e agricoltori: la grandezza media delle aziende agricole è inferiore ai 2 ettari.
Ciò determina lo sfruttamento intensivo dei terreni con i metodi aggressivi dell’agricoltura convenzionale e l’abbandono di buone pratiche per il recupero della fertilità del suolo, quale il maggese.
Le conseguenze sono la progressiva degradazione dei suoli, con connessa perdita di fertilità e quindi di rese e reddito, e il disboscamento delle foreste per avere accesso a terre più fertili.
I suoli, già degradati e scoperti, sono ancor più vulnerabili all’erosione in occasione delle grandi piogge.
Tali fenomeni, oltre all’evidente impatto ambientale, limitano enormemente le possibilità di sviluppo locale: l’agricoltura, sebbene sia di gran lunga l’attività economica principale, è poco produttiva e di autosussistenza; non genera i redditi necessari ai seppur minimi investimenti per lo sviluppo di attività di trasformazione agroalimentare, praticate quasi esclusivamente a livello domestico.

Progetto

BISOGNI A CUI SI INTENDE RISPONDERE

1. Agricoltura scarsamente produttiva e remunerativa, nonostante il ruolo fondamentale delle attività agricole nell’economia dell’area di intervento
2. Degrado ambientale, deforestazione, erosione e perdita di fertilità dei suoli, determinate da pratiche agricole e forestali orientate allo sfruttamento intensivo delle risorse, senza attenzione alla conservazione delle foreste e alla rigenerazione dei suoli
3. Trasformazione agroalimentare praticata quasi esclusivamente a livello domestico e con produzioni a basso valore aggiunto
Le tre problematiche sono strettamente interconnesse: suoli poco fertili riducono la produttività; pratiche agricole aggressive adottate per migliorare le scarse rese degradano ancora di più i suoli e spingono gli agricoltori a disboscare per accedere a terre più fertili; la scarsa redditività dell’agricoltura non consente di investire per migliorare le attività di trasformazione agroalimentare

AMBITI SU CUI SI INTENDE INTERVENIRE

A. Recupero della fertilità e della produttività dei suoli attraverso i metodi dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR)
L’AOR, particolarmente efficace nelle zone aride (savane) o impoverite dagli eccessi dell’agricoltura convenzionale, mette al centro il suolo e il recupero della sua salute e fertilità.
Tra le pratiche dell’AOR più adeguate all’area di intervento troviamo: colture di copertura per ridurre l’erosione; consociazioni, autoproduzione di compost con risorse localmente disponibili e scarti vegetali e animali.
Particolare attenzione verrà data all’agroforestazione, fondata sulla coltivazione di interfila di ortaggi e leguminose tra gli alberi ad alto fusto e gli arbusti.
Ciò consentirà agli agricoltori di estendere le proprie attività agricole su altri terreni, senza dover ricorrere al disboscamento

B. Rimboschimento e gestione sostenibile delle foreste attraverso l’avvio di 4 vivai comunitari nei villaggi di intervento e il supporto ai comitati di monitoraggio e manutenzione delle foreste.
Anche in questo caso si porrà particolare attenzione all’agroforestazione, in modo che i vivai possano soddisfare sia l’esigenza di riforestazione sia le necessità di semi e piantine da parte degli agricoltori.
L’attività vivaistica sarà un’importante opportunità di generazione e diversificazione del reddito per gli agricoltori locali

C. Sostegno alla microimprenditorialità nella filiera agroalimentare, attraverso il rafforzamento dell’apicoltura e l’avvio della produzione di miele biologico.
L’apicoltura è già praticata a livello domestico nei villaggi di intervento; s’intende quindi supportare le potenzialità di sviluppo endogeno delle comunità, stimolando il miglioramento quali-quantitativo delle attività di trasformazione agroalimentare già presenti

RISULTATI ATTESI

RA1 Migliorate produttività e redditività dell’agricoltura dei villaggi di Gniempol e Djimotiga, attraverso l’introduzione di pratiche di Agricoltura Organica e Rigenerativa e di agroforestazione che favoriscano la rigenerazione della fertilità dei suoli.
Indicatori: 20 formatori locali e 200 agricoltori formati su AOR; 20 parcelle dimostrative (20ha) coltivate con i metodi AOR da 40 agricoltori; % di riduzione del tasso di degrado dei suoli e % aumento delle rese delle parcelle
RA2 Preservate e arricchite le due foreste comunitarie di Gniempol e Djimotiga, attraverso l’avvio di 4 vivai comunitari e il sostegno ai comitati di monitoraggio e manutenzione delle foreste
Indicatori: 20 formatori locali e 20 operatori dei vivai formati su vivaismo e agroforestazione; 4 vivai comunitari avviati; impianto di 1500 piante nelle foreste; 10 membri dei comitati di monitoraggio formati
RA3 Rafforzata la microimprenditorialità giovanile nella filiera agroalimentare nei villaggi di Gniempol e Djimotiga, attraverso l’avvio della produzione di miele biologico.
Indicatori: 20 giovani formati su apicoltura producono miele biologico di qualità; 1 contratto di vendita di miele biologico stipulato.

ATTIVITÀ E AZIONI

Attività 1 Formazione e accompagnamento agli agricoltori locali per la conversione ai metodi dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa, con focus sull’agroforestazione
AZ.1.1 Incontri di sensibilizzazione sul degrado dei suoli, sull’importanza del ripristino della fertilità e del recupero delle foreste
AZ.1.2 Formazione di formatori locali (agronomi, tecnici, animatori) sui metodi dell’AOR più indicati per il miglioramento della fertilità del suolo
AZ.1.3 Formazioni a cascata sull’AOR per gli agricoltori dei villaggi di intervento e dei villaggi limitrofi
AZ.1.4 Identificazione delle parcelle sperimentali e fornitura dei materiali e delle attrezzature necessarie per la coltivazione con i metodi dell’AOR
AZ.1.5 Avvio di 20 parcelle dimostrative coltivate con i metodi dell’AOR nei villaggi di Djimotiga (10) e Gniempol (10)
AZ.1.6 Monitoraggio e supporto agli agricoltori nell’applicazione di pratiche AOR sui propri appezzamenti

Attività 2 Formazione e accompagnamento su vivaismo biologico, agroforestazione e rimboschimento e conservazione delle foreste
AZ.2.1 Formazione su vivaismo biologico e agroforestazione rivolta agli operatori dei 4 vivai da avviare e a formatori locali (agronomi, tecnici, animatori)
AZ.2.2 Realizzazione ed equipaggiamento di 4 vivai comunitari biologici
AZ.2.3 Formazione ai membri dei comitati di monitoraggio e manutenzione delle foreste sull’importanza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità
AZ.2.4 Monitoraggio e supporto alle attività vivaistiche e alle azioni di rimboschimento e recupero delle aree degradate delle foreste

Attività 3 Formazione e accompagnamento sull’apicoltura e sulla produzione di miele biologico
AZ.3.1 Formazione di giovani ragazzi e ragazze dei due villaggi sulla produzione di miele biologico.
AZ.3.2 Equipaggiamento di materiali e attrezzature per la produzione di miele biologico
AZ.3.3 Avvio della produzione mellifera biologica
AZ.3.4 Promozione del miele con comunicazioni

BENEFICIARI

I beneficiari diretti sono 310:
20 formatori locali formati su AOR e vivaismo
200 agricoltori beneficiari delle formazioni a cascata sull’AOR
40 agricoltori gestiscono le 20 parcelle dimostrative
20 operatori dei vivai formati su vivaismo e agroforestazione
10 membri dei comitati di gestione delle foreste formati
20 apicoltori formati ed equipaggiati per il miglioramento della produzione mellifera
I beneficiari indiretti sono 7500: famiglie dei beneficiari diretti (1500), abitanti dei villaggi

Partner:

GEVAPAF

Finanziatori:

Tavola Valdese

News

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