Corso di Apicoltura

Le api sono protagoniste dell’ecosistema: si tratta di una specie a rischio che rende possibili numerose colture alla base della nostra alimentazione quotidiana. Grazie all’impollinazione, infatti, le api garantiscono lo sviluppo del 75% dei prodotti nella catena alimentare italiana.

Questi animali giocano un ruolo chiave nella tutela della biodiversità e, soprattutto, nel recupero delle aree a rischio desertificazione. La scomparsa delle api, infatti, produrrebbe effetti devastanti sull’ambiente con conseguenze nefaste sull’economia legata alla produzione di materie prime per l’industria alimentare. Recenti studi hanno evidenziato che in Europa sono più di 400 le colture che dipendono dal lavoro di impollinazione, che ad oggi è un mezzo più efficace e meno costoso rispetto alle lunghe e complesse procedure artificiali.

Nonostante il ruolo chiave che ricopre per l’agricoltura, l’ape domestica ( Apis mellifera ) è a rischio di estinzione per le seguenti ragioni:

a) impiego improprio di pesticidi in agricoltura;

b) squilibri stagionali causati dal riscaldamento globale che causano non solo ritardi nelle fioriture ma anche disorientamento negli animali;

c) diffusione di malattie e parassiti come conseguenza delle prime due minacce.

Le api, quindi, sono un bioindicatore della qualità ambientale dell’ecosistema, e giocano un ruolo essenziale nella garanzia della sicurezza e della sovranità alimentare.

Nell’ambito del progetto Agroforesta Bonsai, Deafal in partenariato con Futura Cooperativa Sociale propone un incontro di 2 giorni tra teoria e pratica alla scoperta del fantastico mondo delle api e dell’apicoltura.
Impareremo a conoscere tutti gli elementi che compongono il “superorganismo ape”, dalla biologia dello sciame alla lettura dell’ecosistema che lo ospita.

Approfondiremo anche l’evoluzione della tecnica apistica, dall’arnia villica fino alle arnie di recente sperimentazione.
Infine faremo visita all’apiario di cascina cappuccina per vedere dal vivo la semplice-complessità di una famiglia di api.

PROGRAMMA DEL CORSO:

– Origine ed evoluzione delle api e dell’apicoltura

– Arnie ed attrezzatura apistica: la differenza ed uso tra di loro

– Cenni sulle patologie

– Prodotti e possibilità che offre l’apicoltura

– Flora ad interesse apistico

– Apertura di un nuovo apiario: Posizionamento e legislazione

– Visita pratica in apiario

Per la visita in apiario è necessario essere vestiti coperti e con scarpe chiuse. Se si hanno a disposizione delle tute apistiche vi consigliamo di portarle. Noi ne avremo 4 da mettere in condivisione.

ORARI:

Sabato 22 maggio dalle 9.00 alle 17.00

Domenica 23 maggi dalle 9.00 alle 13.00

LUOGO:

Cascina Cappuccina – Melegnano (MI)

COSTO:

40€

Pasti autogestiti, offerta libera per il coffee break.

I DOCENTI:

Renato Traldi: agricoltore ed apicoltore con più di 10 anni di esperienza. Ha provato diversi tipi di arnia: dalla permacultura, warrè, topbar, razionale. Gestisce un’azienda famigliare a conduzione prettamente apistica a Lonato del Garda (Brescia). Attualmente gestisce 150 arnie, distribuite in diverse postazioni fisse sul versante bresciano del Lago di Garda. Le postazioni sono scelte con cura, in luoghi con ambiente circostante sano, liberi da pesticidi e in partenariato con le aziende ospitanti. L’azienda non è certificata biologico ma la conduzione delle arnie è biologica. Renato ha una visione sistemica ed integrata dell’apicoltura, un ecosistema sano sarà il luogo ideale in cui poter allevare le api e produrre buon miele, sempre nel rispetto massimo delle api.

Anna Morera: biologa vegetale, tecnica agricola, con più di 15 anni di esperienza nello studio dell’ecosistema naturale. Accompagna le aziende agricole ed le comunità rurali a recuperare le connessione che rende gli ecosistemi resilienti. Le api sono bioindicatori essenziali per comprendere la qualità di un ecosistema; progettare per le api è progettare per l’ambiente.

Per iscriversi è necessario compilare questo form.

La locandina è scaricabile qui.

Per ulteriori informazioni scrivere a info@agricolturaorganica.org 

Grazie al contributo di