30 Novembre 2016

Educazione alla Cittadinanza Mondiale e alla Sostenibilità

Educazione alla Cittadinanza Globale e Educazione alla Sostenibilità, oggi più che mai utili quanto importanti.

Questi ultimi due anni (2015 e 2016) sono stati particolarmente ricchi di notizie ed avvenimenti, i quali ci catapultano direttamente in mezzo a queste realtà, la riscoperta di questi valori diventa quindi fondamentale per il nostro futuro e per l’impegno nel sociale che si vuole esercitare.

Il 2015 è stato l’anno europeo per la Cooperazione e lo Sviluppo, durante il quale sono state attivate diverse iniziative, come:

  • Adozione da parte delle Nazioni Unite dell’agenda di Sviluppo sostenibile 2030
  • Evento Expo Milano dedicato alla Cooperazione Internazionale
  • La Commissione europea ha proclamato il 2015 l’Anno Europeo per lo sviluppo

Il 2015 è stato però anche l’anno della crisi dei rifugiati, evidenziando purtroppo le fratture interne di un’Europa altalenante e divisa, incapace di dare una risposta adeguata ad un fenomeno oramai strutturale.

Dal fronte della “sostenibilità”, inoltre, parlano chiaro anche i dati della World Health Organization: ben 7 milioni di morti premature a causa dell’inquinamento atmosferico provano che la strada per uno “sviluppo eco-sostenibile”, tanto evocato, è ancora lunga.

Di fronte a realtà di povertà ed emarginazione, progettare lo sviluppo, dunque, diviene la sfida di tutti noi, un progettare che sia in grado di tracciare nuovi percorsi e saper dare risposte concrete, e che sia legato ad un’Educazione alla Cittadinanza Mondiale capace di sottolineare l’importanza della dignità umana in tutte le politiche economiche e sociali. Concetti come solidarietà, comunione ed eguaglianza delle diversità possono quindi rimpiazzare gli imperat dominanti nelle società occidentali concentrati nella logica del profitto, che spesso si tramuta in sfruttamento.

La risposta cooperativa unita alla sostenibilità di manovre economiche di sviluppo possono essere in grado, infatti, di risolvere tali problemi, attenuando gli squilibri Nord-Sud, apportando risposte concrete e soprattutto praticabili.

La nostra deve essere quindi prima di tutto una risposta pedagogica, atta a valorizzare non solo a parole ma con i fatti valori umani come rispetto delle diversità, dialogo tra culture e interdipendenza reciproca.

Attraverso l’Educazione alla Cittadinanza Mondiale, si può finalmente superare l’antica dicotomia tra approccio profit e non-profit permettendo la sinergia tra mondi diversi per finalità umanitarie e sociali.

Occorre quindi uscire dai confini delineati, per riappropriarsi del territorio e delle sue caratteristiche di tipicità ed identità, dove la diversità costituisce opportunità e sfida nel costruire relazioni ed al contempo sostenendo prodotti locali legati alla tradizione ed in armonia con il territorio.

Andrea Timò

Studente in Scienze Politiche delle Relazioni Internazionali, Università di Pavia

Volontario Deafal ONG

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