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C.S.A.rt – creare comunità attraverso l’agricoltura e l’arte

“L’agricoltura è plurale perché molteplici sono i soggetti, le funzioni, le attività e i modelli che essa esprime” (Coop. Kairos)

Anna Morera


Nei mesi di maggio, giugno e luglio 2021, è stato svolto un percorso online di 5 moduli sulle CSA (Community Supported Agriculture), all’interno del progetto Agroforesta Bonsai, di Cooperativa Sociale Onlus Futura, finanziato da Patagonia e Fondazione Cariplo. 

In principio, il corso si sarebbe dovuto svolgere in presenza presso Bareggio (MI), insieme alla comunità che ruota intorno a Coop Futura, partner del progetto. A causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, il corso si è tramutato in un corso online.

Questa modifica ha permesso, inaspettatamente,  di coinvolgere tantissime persone in più, provenienti da tutta Italia, che diversamente non avrebbero potuto seguire il percorso. La progettazione dei contenuti e la sua realizzazione allora è stata adattata per poter risultare un progetto ampiamente inclusivo e online-friendly.

Per poter garantire tuttavia il senso di comunità o di appartenenza, il percorso si è realizzato impostando un numero chiuso di partecipanti (20), i quali hanno condiviso tante esperienze ampliando le loro conoscenze e capacità. 

Le comunità rurali sono realtà locali, che devono essere elastiche e cercare allo stesso tempo, di rappresentare al meglio la propria territorialità. Non ci sono modelli unici né verità assolute. A discuterne, è stato un gruppo di 20 persone originarie di diversi luoghi italiani.

Comunità digitale CSArt

Ad accompagnarci in questa eterogeneità propria delle realtà rurali, durante la formazione si sono associati facilitatori provenienti da diverse discipline artistiche, che hanno reso la didattica online più inclusiva e dinamica. La formazione è stata condotta nella sua totalità da Anna Morera, con il supporto di Martina Francesca (facilitatrice e co-fondatrice di La prossima cultura, e Marco Balconi (ex presidente del DESR Brianza ed esponente del mondo dell’economia solidale italiana).

Durante il percorso, si è approfondito dettagliatamente sulla definizione che troviamo nella Dichiarazione Europea delle CSA. Il gruppo ha potuto discutere sui concetti chiave e sui principi che identificano le CSA rispetto ad altri movimenti solidali e sociali.

Le Comunità a Supporto dell’Agricoltura (CSA) sono partenariati diretti, basati sulle relazioni tra più persone e uno o più produttori agricoli, che condividono i rischi, le responsabilità e i benefici dell’agricoltura, sottoscrivendo un accordo vincolante a lungo termine” Dichiarazione Europea sulle CSA, Ostrava 2016.

Modulo 1: Teoria e pratica dell CSA, 29 maggio

Il primo modulo ha trattato i seguenti contenuti:

  1. Background delle CSA: dove nascono, cosa sono
  2. Creazione di un Linguaggio comune: non solo CSA.
  3. Valori, Principi ed Obiettivi

La giornata è stata facilitata da Mauro Faccioli, musicoterapeuta e facilitatore. Attraverso la musica siamo riusciti a rompere il ghiaccio e il freddo dell’online, e grazie al suo linguaggio universale e trasversale ci siamo avvicinati, creando queste basi di comunità digitale. 

Modulo 2: Come si avvia una CSA, sabato 5 giugno

Il secondo modulo ha presentato i seguenti contenuti:

  1. Gli attori delle CSA: chi sono, ruoli e doveri
  2. Rischi e benefici delle CSA
  3. Come costituire una CSA

Per facilitare la comprensione della costituzione di una comunità, il percorso ha beneficiato dell’accompagnamento di Chiara Abastanotti, fumettista ed illustratrice. Grazie al disegno, abbiamo creato storie illustrate di comunità, introdotto la questione della gestione del conflitto all’interno del gruppo e la sua risoluzione in modo creativo. Il modulo ha riscosso un grandissimo successo tra i partecipanti che hanno potuto comprendere le basi delle CSA attraverso un nuovo linguaggio universale.

Illustrazione digitale partecipata come feedback della giornata

Modulo 3: Mantenimento e facilitazione di una comunità, sabato 26 giugno

Il terzo modulo ha sviluppato i seguenti contenuti:

  1. La comunità: com’è costituita
  2. La valorizzazione del conflitto
  3. Il mantenimento della comunità

La formazione è stata condotta principalmente da Martina Francesca, esperta facilitatrice, che ha introdotto la dimensione sociale delle comunità rurali, il riconoscimento dell’altro, i ruoli e la valorizzazione del conflitto.

Uno degli aspetti che ha riscosso più apprezzamento durante il modulo, è stato il confronto e la successiva riflessione sulle fasi di vita di un gruppo e sulla membrana del gruppo, che identifica i ruoli dei vari componenti.

Modulo 4: Economia Solidale, 17 luglio

Il quarto modulo ha trattato i seguenti contenuti:

  1. Economia Solidale: definizione
  2. Sostenibilità economica delle CSA: possibilità, certezze, campo agricolo, lavoro volontario /stipendio
  3. Quota Sociale – Capitale Sociale – Giusto prezzo

Questo modulo racchiude uno dei principali pilastri dei partenariati agroecologici solidali. Un modulo complesso sia di contenuto, sia di didattica, ma imprescindibile per poter rendere i progetti sostenibili. È stato condotto da Marco Balconi, esponente di economia solidale in Italia, che ha fatto riflettere anche sull’economia delle relazioni ed i suoi legami con le CSA: 

Il modulo ha introdotto tante riflessioni ed ha messo in evidenza la grande difficoltà che le comunità hanno, nel parlare di economia e per gestirla in modo partecipato. Uno strumento molto apprezzato per approfondire il tema dell’economia solidale nelle comunità rurali è stato la visione di alcune parti del documentario “Chi semina raccoglie” di Franca Roiatti e Alice Barrese. 

I moduli di Facilitazione della comunità e di Economia Solidale, sono il cuore delle comunità rurali. Quelli in cui viene fuori l’identità di ogni singolo per creare una realtà più complessa, inclusiva e resiliente. È stato difficile superare le barriere del digitale, ma con lo sforzo di tutti i partecipanti e relatori abbiamo potuto creare le basi per un lavoro di approfondimento futuro.


Modulo 5: Visita di campo, 24 luglio

Il quinto modulo ha affrontato i seguenti contenuti:

  1. Agricoltura convenzionale vs. agroecologia: la sovranità alimentare per le CSA
  2. Le caratteristiche agricole di un’azienda CSA: come leggere il proprio terreno agricolo per fare un’ottima progettazione comunitaria
  3. Agricoltura e comunità: che lettura possiamo dare?

L’ultimo modulo ha trattato due dei principi fondamentali delle CSA, ovvero l’agroecologia e la sovranità alimentare. Ogni paesaggio è diverso, ogni terra e cultura ha una storia ed una tecnica diversa. Con Sara Parziani, attrice ed autrice, abbiamo abbinato la lettura scientifica di un territorio agricolo, alla lettura personale per riconoscere le sue peculiarità.

Il percorso formativo è stato molto apprezzato dai suoi partecipanti. La barriera dello schermo è stata trasformata in un punto di forza, che ha concesso ai diversi partecipanti di territori lontani di potersi confrontare. Tutti i moduli sono risultati molto interattivi, con lavori di gruppo, world caffè e momenti di plenaria e teoria. La facilitazione con discipline artistiche è stata accolta di buon grado ed ha permesso di dare uno spazio di calore nonostante la freddezza del mondo digitale. 

Il limite principale del percorso è stato il tempo e il poco spazio disponibile per conoscere e discutere le realtà di ognuno e per poter decodificare le proprie esigenze di comunità. 

Per rendere più facile la gestione e mantenere alta la capacità di attenzione dietro lo schermo, si è scelto di fare una formazione facilitata invece che invitare altre realtà italiane. I prossimi incontri della rete internazionale delle CSA e quello della rete italiana saranno sicuramente ottime occasioni di confronto, dove poter riattivare i contatti e i contenuti del percorso.

foto di gruppo CSAart

Foto di fine percorso. Il gruppo unito attraverso una rete immaginaria che ci connette attraverso gli schermi.  (Purtroppo, alcuni partecipanti erano già usciti dallo spazio virtuale)

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Deafal – Delegazione Europea per l’Agricoltura Familiare in Asia, Africa e America Latina, è un’organizzazione non governativa senza fini di lucro per la cooperazione allo sviluppo.

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