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Cosa succede nelle centrali di trasformazione del karité, in Togo?

Il progetto “Il karité delle donne delle Savane”, in Togo, prosegue e siamo arrivati alla conclusione dell’attività di costruzione delle due centrali di trasformazione del karité in burro, consegnate nelle mani delle cooperative di donne trasformatrici “Djore-Name” del villaggio di Gniempol e “Lampougni” del villaggio di Djimotiga (Naki Est), nella Regione delle Savane. Pian piano stiamo mettendo a disposizione delle donne anche utensili e attrezzature per supportarle nel processo e nella lavorazione del burro.

In Togo, ed in particolare nella Regione delle Savane, oltre i ¾ della popolazione utilizza legname da ardere per ottenere energia. La trasformazione del karité in burro necessita di energia e calore. Per evitare di impattare negativamente sulle foreste e le aree verdi nella produzione di burro di karité si è deciso con l’ONG locale Gevapaf di costruire nelle due centrali di trasformazione dei villaggi di Gniempol e di Djimotiga dei piani cottura alternativi che riducono l’uso di legname e carbone per arrostire le noci di karité.

La costruzione di questi piani cottura è stata realizzata coinvolgendo tutte le donne delle cooperative Djore-Name e Lampougni, anche per promuovere l’uso di piani cottura in famiglia che permettano la riduzione del taglio di alberi.

Tutte le attività messe in atto dal progetto sono orientate a valorizzare le risorse forestali locali e incrementare la vegetazione autoctona, per questo dopo aver piantumato oltre 1.500 alberi di 10 specie (karité, cassia, acacia, neem, glicine,..), nelle prefetture interessate, si è deciso di promuovere un sistema di cottura e di riscaldamento che permetta di ridurre l’uso di legname da ardere.

Ciò sul quale bisogna ancora lavorare è un migliore sistema di packaging del burro di karité e la ricerca di sbocchi etici e sostenibili di commercializzazione, attraverso certificazioni dei prodotti fitosanitarie e equosolidali. Ciò permetterà una vendita dei prodotti che dia sostegno alle famiglie delle donne coinvolte e di ridurre il taglio degli alberi di karité per la vendita come carbone e legname da ardere.

Adelaide Strada

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